giovedì 21 ottobre 2010

Chiaror Sul Masso Timorasso Spumante Brut - Cascina I Carpini #Tstp


     
  • Produttore: Cascina I Carpini
  • Vino: Chiaror Sul Masso - Vino Spumante Brut
  • Vitigno: Timorasso
  • Annata: 2008
  • Tit. Alcolemico 13% vol
  • Url: www.cascinacarpini.it
Il Piemonte, è una delle regioni italiane più vocate alla viticoltura, che regala grandi vini rossi, da vitigni autoctoni, famosi ormai in tutto il mondo, ma non solo. Vi sono anche splendide espressioni di vini bianchi, come ad esempio il Timorasso.

In questo caso, siamo nella provincia di Alessandria, sui colli Tortonesi. Il Timorasso, chiamato anche Timoraccio, Timuassa, Morasso, è un vitigno a bacca bianca, originario di queste zone, che negli ultimi anni grazie ad alcuni produttori come Cascina I Carpini, sta riscuotendo sempre maggiore notorietà e successo e regala solitamente ottimi vini bianchi, secchi, con sentori freschi, fruttati, dalla grande mineralità.

Paolo Carlo Ghislandi, di Cascina I Carpini, credendo fortmente in questo vitigno, e vedendone le sue potenzialità, ha pensato di elaborarne anche una versione spumante, che direi gli è riuscita in modo eccelso.

Una volta versato nel bicchiere il vino “mormorando” produce una bella spuma che subito sparisce, lasciando spazio alla sua splendida lucentezza, “Chiaror sul Masso”. Un bellissimo color giallo paglierino non troppo carico, con riflessi verdolini, che fa presupporre grande freschezza.

Dal basso salgono fini, velocissime e numerose, le sue bollicine, che rendono ancor più brillante il colore, e che, portando al naso il bicchiere, contribuiscono a sprigionare tutto il suo bouquet. Immediata la fragranza dei lieviti che riempie il naso, segue un mix di agrumi, poi ancora delicati fiori appena colti.

In bocca di nuovo spuma riempiendo il palato, aprendolo alla sua grande freschezza ed alla ancor maggiore mineralità. Buon equilibrio e finezza. Grande corrispondenza con il naso, sembra di aver mangiato freschi agrumi, intenso. Mandando giù il sorso, rimane a lungo nel palato il suo ricordo, lasciando la bocca freschissima.

Avvicino nuovamente il bicchiere al naso e nuovi sentori mi conquistano: pere magari non troppo mature, e sentori di graffite, ancora mineralità.

Senz’altro una validissima espressione di Timorasso spumante, ottenuta con il metodo Charmat. Vino che, insieme a Sara di Fiordifrolla, abbiamo scelto di abbinare ad una quiche ai funghi porcini, patate ed emmentaler. Un piatto che, come ha ben descritto lei stessa, per la sua untuosità e ricchezza richiede un vino proprio come questo, che grazie alla sua freschezza e perlage, regga la struttura di questa preparazione, rimanendo in giusto equilibrio con il cibo.

Quattro cuoricini.

♥♥♥♥

#Tstp (Timorasso Spumante Tasting Panel) organizzato da Paolo Carlo Ghislandi di Cascina I Carpini e Andrea Petrini del blog Percorsi di Vino.

venerdì 15 ottobre 2010

Pinot Nero Casè 2002 - Alberto Anguissola


  • Produttore: Alberto Anguissola
  • Vino: Casè - Pinot Nero dell'Emilia I.G.T.
  • Vitigno: Pinot Nero
  • Annata: 2002
  • Prezzo: 10/15 €
Avevo già assaggiato questo vino durante una serata con alcuni amici, ma dell’annata 2004. A tutti i presenti colpì particolarmente la sua “puzzetta” che lo caratterizzava, cosa che in certe espressioni di Pinot Nero è sinonimo di grande qualità.

Non soddisfatto di quella esperienza, rimasi con la curiosità e la voglia di risentirlo, e così mi si è presentata l’occasione di provare questo 2002.

Sicuramente, essendo l’annata diversa rispetto al primo vino degustato, non è possibile fare troppi paragoni, soprattutto se si parla di vini come questo che, come scrivono qui, sono “figli del territorio e dell’annata, che si distinguono per le loro caratteristiche peculiari dagli altri”. Inoltre c’è anche da tenere conto del fatto che il 2002 non è di certo tra le vendemmie più felici per tanti vini italiani. Ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo e, questa bottiglia, me ne ha dato la conferma.

Siamo in Emilia Romagna, provincia di Piacenza, più precisamente in località Casal Pozzino di Travo, sulle alte colline della Val Trebbia, una delle quattro zone vocate alla viticoltura Piacentina. Alberto Anguissola è un piccolo produttore, che lavora con metodi biologici, anche se non certificati, attento nell’operare in modo naturale sia in vigna, che in cantina, come si può leggere anche qui.

Ma veniamo alla mia degustazione. Nel bicchiere, è di un bellissimo rosso ormai granato con discreta trasparenza, limpidissimo e ancora vivo, con una  massa abbastanza corposa.
 Portandolo al naso, si sentono subito odori di frutta, ribes, amarene, lamponi, magari in confettura, ma anche fiori come la viola e la rosa, poi balsamico. Ma ecco che la sua particolarità arriva: odori di terra bagnata e di campo. Questa la sua “puzzetta” che però, devo dire ho trovato leggermente inferiore rispetto a quella sentita nel 2004. Sicuramente un naso elegante e classico per la tipologia del vitigno.
In bocca entra sicuro e avvolgente, un bel tannino ancora presente e buona sapidità, fattori questi che gli conferiscono ancora longevità. Buon equilibrio con le parti morbide, bel corpo. Un sorso tira l’altro. Deglutendolo, rimane piacevolmente in bocca il suo carattere e i suoi sentori.

Si può abbinare tranquillamente ad una carne brasata, o comunque, ad una preparazione accompagnata da un intingolo succulento, oppure infine a della selvaggina da piuma.

Tre cuoricini abbondanti, meritatissimi!

♥♥♥♡

martedì 12 ottobre 2010

Bolla Rossa - Lambrusco Grasparossa di Castelverto DOC - Corte Manzini

Bolla Rossa - Lambrusco Grasparossa di Castelverto DOC - Corte Manzini
Domenica, pranzo con amici. Una occasione perfetta per aprire un buon Lambrusco! È piaciuto a tutti…
Dal colore rosso brillantissimo e intenso, bella spuma viola, invitante. Sentori vinosi, di frutta rossa. In bocca è freschissimo, un piacere berlo. Un bicchiere tira l’altro, preparando il palato a un bel boccone di polpettone ai funghi. Regala convivialità!
Lambrusco Grasparossa 90%, Fortana10%
Da notare la nuova denominazione di origine.
Tre cuoricini li possiamo dare.
♥♥♥♡♡

Domenica, pranzo con amici. Una occasione perfetta per aprire un buon Lambrusco! È piaciuto a tutti…

Dal colore rosso brillantissimo e intenso, bella spuma viola, invitante. Sentori vinosi, di frutta rossa. In bocca è freschissimo, un piacere berlo. Un bicchiere tira l’altro, preparando il palato a un bel boccone di polpettone ai funghi. Regala convivialità!

Lambrusco Grasparossa 90%, Fortana10%

Da notare la nuova denominazione di origine.
Tre cuoricini li possiamo dare.

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