martedì 25 gennaio 2011

Marzieno - Fattoria Zerbina in Verticale HomeMade

 

Mercoledì 26 Gennaio ore 20:00 l’appuntamento è nella mia piccola taverna, (che faticosamente ho allestito e che esprime tutta la passione e l’amore che nutro per il vino), con 7 amici appassionati, come il sottoscritto, per una verticale homemade di Marzieno. Un vino al quale sono particolarmente legato e che come scrive l’azienda qui è…

“Nato sulla scia dell’esperienza toscana, il Marzieno ha saputo con gli anni costruirsi una propria personalità e soprattutto una propria credibilità, tanto da risultare negli ultimi anni, secondo la critica, tra i pochi vini rossi della nostra regione a poter competere con i migliori rossi italiani della sua tipologia. Negli ultimi anni, pur continuando a mantenere una solida intelaiatura data dal sangiovese, il taglio del Marzieno ha visto l’introduzione, accanto al cabernet sauvignon, di altri vitigni come il syrah e il merlot. Di più lunga data è invece la presenza di ancellotta, che raramente supera tuttavia il 2-3%.  VITIGNI: Sangiovese (60-80%), Cabernet Sauvignon (10-20%), Merlot (10-20%), Syrah (massimo 15%), Ancellotta (massimo 3%) VINIFICAZIONE: parte in vasche di acciaio di media capacità e parte in tonneaux di rovere francese, con macerazione di 15-21 giorni AFFINAMENTO: in barrique di rovere francese da 225 litri (30% nuove) più una piccola percentuale di rovere americano. PRODUZIONE MEDIA: 20.000 bottiglie e 300 magnum”

Una serata all’insegna della convivialità e dell’amicizia, in cui questa passione comune ci unisce per discutere dell’unico assoluto protagonista: il vino.

Al termine della degustazione verranno serviti:

Antipasto: Crostini salsiccia e stracchino  - Primo: Penne all’ubriaca - Secondo: Arrosto di vitello con speck e scamorza - Contorno: Crumble di patate alle erbe aromatiche - Dolce: Selezione di cioccolata.

To be continued…

lunedì 24 gennaio 2011

Ravenna Rosso IGT Savignone 2008 - Poderi Morini.

  • Produttore: Poderi Morini
  • Vino: Savignone
  • Denominazione: Ravenna Rosso I.G.T.
  • Vitigno: Centesimino o Sauvignon rosso
  • Annata: 2008
  • Tit. Alcolemico: 13% vol
  • Prezzo: 10/15 €
  • Url: www.poderimorini.com
Questo post l'ho scritto per l'amico Enofaber, che per la sua rubrica sulla condivisione, mi ha dato l'onore e l'opportunità di poter far conoscere una bella realtà della mia regione. Se volete leggerlo nella sua completezza questo è il link al blog www.enofaber.com

Siamo in Romagna, più precisamente ad Oriolo, paesino sulle colline Faentine. È proprio qui che ha origine il Centesimino, i cui numerosi vigneti, impiantati verso la metà del ‘900, derivano originariamente dalle vigne presenti nel podere Terbato  di proprietà del signor Pietro Pianori, detto anche Centesimino. Dagli anni ‘60 ad oggi questo vitigno prende il nome di “Sauvignon rosso” o appunto di “Uva di Centesimino” . Si narra che le viti, impiantate nel vigneto “Terbato”, a loro volta abbiano avuto origine da una pianta presente in un antico palazzo nel centro di Faenza, e che si sia salvata dal flagello della filossera grazie alle mura che la cingevano. E’ stato solo in seguito all’analisi del Dna, eseguita dall’Istituto agrario di San Michele all’Adige, che è stata riconosciuta una varietà a sé stante che è stata successivamente iscritta al registro nazionale delle varietà di viti, come riportato anche qui e qui.
L’Azienda Agricola Poderi Morini si trova proprio nei pressi dell’antica Torre di Oriolo dei Fichi, in ottima collocazione per i vitigni classici delle DOCG e DOC più rinomati della Romagna, come l’Albana, il Sangiovese ed il Trebbiano, ma anche per i più territoriali come l’uva Longanesi e il Centesimino appunto. Quest’ultimo viene coltivato in quattro ettari e con esso l’azienda produce,  oltre a questo Savignone, anche un passito ed un vino Spumante Brut Rosé dal nome Morosè, che mi incuriosisce molto e che alla prima occasione non mi farò sicuramente scappare. Poderi Morini è una realtà alla ricerca continua della qualità, che negli ultimi anni sta migliorando notevolmente le sue produzioni con ottimi risultati.
Le Uve del Savignone, dopo la vendemmia, vinificano con una classica macerazione sulle bucce di 10/15 giorni circa, senza effettuare alcun successivo passaggio in legno. Classica bottiglia bordolese con “etichetta d’autore” che, come altre bottiglie prodotte dall’azienda, è realizzata in questo caso dall’artista Pablo Echaurren. Etichetta che risalta e che richiama l’attenzione. 
Ed eccomi a versare il vino nel calice. Il colore è un bellissimo e vivo rubino, denso ed impenetrabile, sicuramente limpido e che, inclinando il bicchiere, sfuma sulle tonalità del porpora. Il corpo di questo Centesimino è di giusta consistenza. 
Lo avvicino al naso e subito si sprigiona in tutto e per tutto, non è come alcuni vini che hanno bisogno di tempo per potersi donare. E’ immediato. Ad affascinarmi è il suo intenso e “setoso” odore floreale in cui riconosco la rosa, la lavanda e la viola, ma anche piccoli frutti del bosco come mora, lampone, fragoline e ciliegia sotto spirito. Proseguendo piacevolmente nell’avvertire i suoi sentori vi trovo ancora una buona balsamicità, liquirizia dolce e cannella. Vino questo sicuramente impostato su odori primari e secondari, che per la sua tipologia trovo di bella complessità e assolutamente fine al naso.
Il sorso è piacevole e morbido, buona freschezza e mineralità ed un delicato tannino davvero gradevole, lineare. Di buon corpo questo Centesimino, intenso e di giusta finezza. Deglutendo resta al palato un piacevole mix di fruttato/floreale ed una leggera balsamicità, che però ahimè tende a svanire forse troppo frettolosamente.
Devo dire che mi ha entusiasmato forse più al naso che in bocca, restando comunque un buon prodotto per la sua tipologia. Ritengo infine che questo sia un vitigno tutto da riscoprire e da valorizzare anche per l’azienda che ha intrapreso questa sfida in cui crede fermamente e lavora al meglio in un percorso di continua ricerca.
Tre cuoricini li prende volentieri.
♥♥♥♡♡

lunedì 10 gennaio 2011

Piazza San Prospero, Reggiano Lambrusco - Ca’ De’ Medici


  • Produttore: Ca’ De’ Medici
  • Vino: Piazza San Prospero Lambrusco frizzante secco
  • Denominazione: Reggiano D.O.C.
  • Vitigno: Lambrusco Salamino, Maestri, Montericco
  • Annata: 
  • Tit. Alcolemico: 11% vol
  • Prezzo: 4/8 €
  • Url: http://cademedici.it/
Qualche giorno fa, mentre Fiordifrolla preparava le tradizionali tagliatelle al prosciutto, si pensava a quale vino potervi abbinare. Volendo restare nel territorio ci siamo chiesti: un Gutturnio?! Un Burson?! Un pignoletto?!  Così scendo in taverna e torno con fare soddisfatto con in mano proprio una bottiglia di questo lambrusco. Dovete infatti sapere che, da buon emiliano, tengo sempre in cantina alcuni lambruschi a giusta temperatura, per non trovarmi “scoperto” in situazioni di emergenza. Proprio come questa.

E nel frattempo che lei finiva di preparare le tagliatelle io ho stappato e servito 2 calici di questo Piazza San Prospero.

L’azienda Ca’ De’ Medici con sede a Cadè, si trova nel Reggiano. Storica azienda di lunga tradizione familiare, attiva fin dai primi del ‘900, da sempre impegnata nella ricerca della qualità, sia nei metodi di lavorazione che nelle uve prodotte.

Ma veniamo alla degustazione vera e propria. Versando il vino, nel calice si crea una leggera schiuma rosa che subito svanisce. Di colore porpora intenso con sfumature violacee, è limpido, gioioso e fa allegria.

Al naso i suoi sentori sono tipici del vitigno, frutta fresca come fragoline, ciliegia, tanto lampone e frutti di bosco. Fragrante, floreale come la violetta. Piacevole, di giusta intensità e finezza.
Il sorso è gradevole, secco, entra meravigliosamente. La sua leggera frizzantezza fa gioire il palato, fresco e di buona sapidità con il tannino leggero e in armonia con il resto. Per la sua tipologia è comunque equilibrato. I suoi 11 gradi lo rendono beverino e rinfrescante. Lascia in bocca un piacevole frutto che lo caratterizzava anche al naso.

Ma è l’abbinamento con le tagliatelle al prosciutto che ci ha stupiti. Il boccone risulta ben sapido, ricco e untuoso, grazie alla presenza del prosciutto. Il sorso di Lambrusco, con la sua briosa frizzantezza e freschezza, ben pulisce la bocca e la prepara nel migliore dei modi al boccone seguente. Ne siamo rimasti molto entusiasti e devo dire che sia il piatto che la bottiglia sono finiti con piacere e con grande soddisfazione.

Per la ricetta delle tagliatelle al prosciutto vi rimando volentieri al post di Fiordifrolla.

Tre cuoricini pieni.

♥♥♥♡♡
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