Il pranzo della domenica in famiglia è una tradizione che ricordo sin da quando ero bambino. Tutti vestiti a festa si aspettava davanti a casa gli ultimi che uscivano dalla Messa. Il ritrovo ai tempi era dalla nonna materna, grande esperta nel “tirare la sfoglia” e nella cucina tradizionale bolognese in generale. Ricordo che, entrando in casa, si veniva avvolti dagli odori che uscivano dalla sua piccola cucina e che tutti ci precipitavamo a vedere cosa “bolliva in pentola”. Poi, finalmente, tutti a tavola! Questa era, ed è tuttora, la nostra festa della domenica.

Oggi il ritrovo è a casa di mia madre, la nonna è sempre lì ad attenderci e noi sempre pronti a farle festa, magari ora non ha più le redini della carrozza, ma è seduta proprio accanto a chi le tiene. Uno dei primi piatti preferiti da tutti (da me in particolare) sono appunto i passatellli in brodo e l’addetto a schiacciarli (rigorosamente al momento, sulla pentola con il brodo in ebollizione) sono sempre stato io.

Finito di spremere tutto l’impasto, ne resta sempre una piccola quantità dentro il “ferro” (o schiacciapatate) e, per non buttarlo via, da sempre è nostra tradizione creare a mano il cosiddetto “Passatellone”.

Questa è la tradizione del Passatellone, tutti se lo litigano e solo il più fortunato lo trova nel piatto!
L’ultima volta è capitato proprio a me…