Alcuni giorni fa a Bologna si è svolta un’interessante degustazione organizzata dall’Onav. In sala il grande Josko Gravner in persona a raccontarsi e a presentare i suoi vini. Evento non da poco avere la sua presenza, essendo egli stesso molto schivo a questo tipo di situazioni.
(Nella foto: le etichette in degustazione)
Per parlare di lui, la sua filosofia e la sua storia, un solo post non basterebbe. Ecco, comunque, brevemente come lavora.
Dal 2001 (primo in Italia) ha iniziato a usare le anfore per la fermentazione e macerazione dei vini.
In vigna: naturale. Solo rame e zolfo, lotta integrata, letame e sovescio.
Come vinifica: (vini bianchi) - dopo la vendemmia l’uva viene diraspata, pigiata e posta con le proprie vinacce nelle anfore per la fermentazione alcolica e malolattica, con ripetute follature giornaliere. Vi rimane successivamente per circa altri sei mesi. Sì, sei mesi di macerazione sulle bucce. Dopo di che il vino viene svinato e filtrato esclusivamente per decantazione. Segue un affinamento in botte grande, che dall’anata 2007, Josko ha intenzione di far arrivare a sette anni. Avete letto bene, sette anni di botte. L’unico additivo che usa è esclusivamente solforosa, in quantità minima. Al resto, pensa unicamente la natura.
In questo video è lui stesso a spiegarci i metodi di lavorazione che utilizza.
(Nella foto: al centro Josko Gravner)
A narrare la sua storia ci sono altri 2 vecchi video risalenti al 2001 (grazie Luigi per avermeli fatti notare) presenti anche nel sito dell’azienda.
La prima parte - la seconda parte
Questa invece una sua frase che mi ha colpito:
“La concimazione per la terra è come la droga per l’uomo; prima ti da forza poi ti uccide.” (Josko Gravner)
(Nella foto: la degustazione)
I vini della serata: Breg 2000 (fermentato in legno), 2002 e 2004 (fermentati in anfora) - Ribolla 2002, 2003 e 2005 (fermentati in anfora)
Come sono i suoi vini? Sicuramente non per bevitori occasionali, sono assaggi che spiazzano. Probabilmente in una degustazione alla cieca verrebbero penalizzati. Altri potrebbero non riuscire ad abbinarli. Un vino che divide, o ti piace, o non lo vuoi nemmeno vedere. A me, sicuramente sono piaciuti.
Non sono bottiglie queste, che possono essere degustate e descritte in modo “tradizionale”, un po’ del loro “essere” andrebbe irrimediabilmente perso. Hanno i colori di alcuni passiti, eppure è vino secco. In perenne evoluzione nel calice, sono tanti i sentori che ho colto col passar del tempo. Hanno un tannino netto, un problema per la scheda AIS, è vino bianco.
Il mio consiglio quindi, è di provarli. Sicuramente è un’esperienza, (non per tutti positiva), ma per un enoappassionato indubbiamente da farsi. Poi magari, mi farete sapere la vostra opinione.
Incuriositi?
Ho assistito ad un incontro-degustazione con Josko Gravner durante il recente Congresso Nazionale AIS. Un mio resoconto è stato pubblicato sul sito Sommelier Sardegna, precisamente qui:
RispondiEliminahttp://www.sommeliersardegna.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=167:incontro-con-josko-gravner-roma
Un incontro che ricorderò a lungo.
Leggendo il suo post mi è sembrato di rivivere la serata, che poi ho rivissuto in un'altra occasione con l'AIS di Ferrara. Complimenti, mi trovo in perfetta sintonia con lei.
EliminaHo passato le vacanze estive in Sardegna, ed al ritorno ho scritto un post sulle mie esperienze enoiche:
http://odoriterziari.blogspot.it/2012/08/sardegna-tra-il-mare-ed-il-vino.html
Tra le altre cose ho avuto il piacere di conoscere la sig.Ra Giuseppina Pilloni, (presidente AIS Sardegna) al ristorante "Dal Corsaro", dove assieme allo chef e figlio Stefano Deidda, ci hanno fatto vivere una piacevole esperienza.
Grazie di essere passato.
Riccardo.
Grazie per i complimenti che ricambio (e non è una pura e semplice formalità) per tutti i post dedicati alla mia isola. Parole competenti e sempre sintonizzate sulle frequenze emozionali, un approccio all'universo del vino che sposo totalmente. Sul sito Sommelier Sardegna è stato pubblicato un altro mio resoconto riguardante il Congresso Nazionale, più "tecnico" e un po' meno emozionale del precedente, ma, si sa, Josko Gravner è unico.
RispondiEliminahttp://www.sommeliersardegna.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=169:congresso-ais-roma-2012-%E2%80%93-altre-degustazioni
Complimenti per il Blog, a presto
Giorgio
Grazie anche per i contributi tecnici, vanno ad arricchire il post di ulteriori dettagli e approfondimenti sul grande Josko Gravner.
EliminaLa Sardegna è un'isola che amo, ed ho ancora parecchi post da dedicargli, la aspetto qui!
A presto.