lunedì 11 febbraio 2013

Podere Pradarolo: i fautori del "Bianco Antico"

Produttore: Podere Pradarolo
Denominazione: Emilia I.G.T.
Vino: Vej - Bianco Antico
Vitigno: Malvasia di Candia Aromatica - da uve biologiche
Caratteristiche: lunga macerazione (90gg), senza solforosa, lieviti autoctoni, senza filtrazione ed altre stabilizzazioni
Annata: 2005
Tit. Alcolemico: 13 % vol.
Prezzo: < 20 € - comprato in enoteca
Url: www.poderepradarolo.com

"Ho voluto ritornare alle lunghe macerazioni, perché il meglio degli aromi e del colore di queste uve di Malvasia è racchiuso in queste bucce. Perché su queste bucce c'è tutta l'impronta della mia terra e del nostro lavoro. Senza altre diavolerie..."

Questo Bianco antico, ha un colore incredibile - arancio-rame - ricorda davvero la buccia del vitigno maturo. Limpido (nei primi calici) si muove veloce, ma compatto. Il naso ha grande intensità ed è totalmente unico - non ricordo un vino che possa assomigliargli, forse alcuni macerati del Collio gli sono vicini - occorre aprirlo con largo anticipo, deve smaltire iniziali imperfezioni. Le erbe officinali la fanno da padrone, sciroppo, china, rabarbaro. Aromatico sì, ma evoluto. Liquirizia dolce, cuoio - a tutti gli effetti è un rosso mascherato da bianco - é mentolato e ricorda il cardamomo, sciroppo alle erbe e fiori rossi appassiti. Profumi in continua evoluzione, muta repentinamente, affumicato, resinoso, corteccioso, agumi canditi. Complessità e, davvero un fascino da vendere.

L'ingresso è snello ma deciso. Fulmineo esce il tannino, fitto e teso, ed una bella nota minerale. Sicuramente verticale. Balsamico, succoso, corrispondente e incredibilmente morbido. Leggermente amarognolo e lungo. Una bevuta che, con il tempo, viene grandiosa: le incertezze iniziali spariscono, lasciando spazio al gusto ed al puro piacere emozionale. Un vino - nel suo genere - UNICO.

In abbinamento con uno Strachitunt, si sposa la meglio, è perfetto. Entrambi persistenti, entrambi ritornano piacevoli, lunghi ed armoniosi. Sembrano nati l'uno per l'altro. Un accoppiamento d'arte!

13 commenti:

  1. L'ho assaggiato per la prima volta quest'anno a Fornovo, anche se ce l'ho proprio vicino a casa.
    Anche a me è sembrato intrigante, da riprovare con calma, non certo in piedi sotto il tendone.
    La tua descrizione sembra proprio quella di un rosso strutturato.
    Non sono convinto che possa essere l'espressione autentica del vitigno, ma sicuramente una sua sfaccettatura.

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    1. Daniele, Inizio davvero a pensare che quest'anno a Fornovo abbia fatto troppe chiacchiere e degustato molto poco. Anche Pradarolo è mancato all'appello. Vedrò di rimediare l'anno venturo.
      Hai assolutamente ragione, anche se una nota aromatica è avvertibile, non è assolutamente l'espressione autentica del vitigno.

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  2. spettacolare la foto del bicchiere. sai se filtra?

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    1. In realtà Fabio, il colore del vino è molto più "mattonato" di quello che si vede nella foto. La particolare forma del calice e, probabilmente, l'obbiettivo, l'hanno resa così.
      No, sembra proprio che non usino nessun tipo di filtrazione tecnica.

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  3. Ho incrociato Pradarolo sabato scorso a Roma ai "Vini naturali": la sua Malvasia, che già conoscevo, è sempre entusiasmante per chi ama le lunghe macerazioni; anzi, ora ne ha presentata un'altra, dall'emblematica sigla "270" che identifica i giorni di macerazione (corrispondenti a nove mesi!!).
    Lì siamo oltre ogni limite, ma il vino è "dritto" da paura!
    Luca Miraglia

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    1. Effettivamente, ho solo letto del Vej "270" e sono molto curioso di sentirlo. Mi aspetto una bevuta davvero estrema!
      Sto già meditando di andarli a trovare in cantina, per poter sentire il metodo classico e tutti i rossi.
      Grazie per il commento Luca.

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    2. Vini folli quanto Alberto Carretti che ha nobilitato in maniera eccentrica la Malvasia di Parma.
      Riccardo, se provi il Metodo Classico puoi anche andare al manicomio, una bollicina sottile unita ad una aromatica pulizia espressiva, è una esplosione di gusto tra naso e palato.
      Il Vej 270 provato insieme all'amico Luca Miraglia ci ha sbalorditi, immaginavamo un vino largo e arrotolato su se stesso dopo tutta quella macerazione e invece un vino addirittura tagliente da carni rosse!!!
      Naturalmente i vini di Podere Pradarolo non sono da far provare ai neofiti delle lunghe macerazioni o a chi beve solo vini cristallini, bananosi, morbidi...altrimenti potrebbe rimanerne secco!!!

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  4. Aggiungo che, sempre in occasione di "Vini naturali", Alberto Carretti, patron di Pradarolo che avevo conosciuto anni fa ad una manifestazione analoga qui vicino Napoli, mi ha parlato con entusiasmo di un progetto "metodo classico" in uscita l'anno prossimo, che credo andrà a sostituire la sua bollicina attuale, rigorosamente "col fondo", che purtroppo è ormai esaurita.
    Luca Miraglia

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    1. Non sapevo che prima del metodo classico facessero un, rifermentato senza sboccatura.
      Grazie per il contributo Luca.

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  5. Uno dei pochi bianchi macerati che continua a piacermi da matti. Il corredo aromatico secondo me è in linea con il vitigno, semplicemente presenta una complessità che nessuno puo' vantare in emilia. Anche il metodo classico a mio giudizio è spettacolare. Bravi bravi!

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  6. Effettivamente la complessità potrebbe assomigliare a qualche grande macerato del Collio. Condivido anche sull'aromaticità. Questo è il segno che il metodo di vinificazione non sovrasta il vitigno. Almeno in questo caso o con questa tipologia di vitigno.
    Benvenuto e grazie per il commento Nic.

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  7. Caro Riccardo

    hai centrato la personalità del nostro Vej Bianco Antico. Complimenti!

    Grazie a tutti per i vostri commenti.

    Vi aspettiamo al Pradarolo magari anche con le prove di botte... Intriganti davvero!

    Claudia

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    1. Grazie mille Claudia per essere passata, per me è un vero onore quando intervengono i produttori.
      Ci siamo conosciuti al Vivit quest'anno, ero con un amico toscano.
      Verrò sicuramente a trovarvi in cantina, magari il mese venturo, le prove di botte mi hanno sempre attirato. Poi, devo ancora sentire il Vej Spumante, che al Vivit avevate finito.
      Grazie ancora e complimenti.

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