Altissimo e magro, Francesco Paolo Valentini - venuto a Bologna per una serata di approfondimento sull'Abruzzo - è una persona schiva, rigorosa, ma estremamente umile: si definisce viticoltore e cantiniere, ed afferma: «il mio ruolo, è solo quello di fare da tramite tra vitigno e vino, niente più». Anarchico portabandiera del Made in Italy, in questi ultimi anni, oltre a vino ed olio - da provare anche quest'ultimo - coltiva grano, che in collaborazione con il Pastificio Verrigni, diventa pasta. L'intento, è quello di portare all'attenzione del consumatore l'intera filiera, a partire dalla provenienza della materia prima, di valorizzazione e tutela dell'agricoltura italiana, con tanto di lettera aperta nel retro della confezione.
«Il vino nasce in vigna» sostiene. È fondamentale essere in territorio vocato alla viticoltura, come Loreto Aprutino, rispettandolo: intervenendo, quando necessario, esclusivamente con rame e zolfo. Ascoltando ed interpretando il Trebbiano abruzzese* con il più adatto sistema di allevamento: la pergola abruzzese. «Perché il clima qui è caldo e l'uva va protetta». In cantina, solo vecchie botti artigianali di quercia e castagno, dai 35 ai 70 hl risalenti alla metà del '800, dove il vino fermenta e matura senza nessun tipo di intervento e poca solforosa. Il vino poi, esce quando è pronto, come nel caso del Trebbiano d'Abruzzo 2007, messo in commercio dopo 2008 e 2009.
Nessuna descrizione organolettica per Francesco, non gli piace. Per lui, è molto più importante raccontare l'annata: perché nel calice ci si ritrova quella, se il vino è artigianale ed ottenuto da vinificazioni arcaiche.
2008: un'annata parecchio difficile. Temperature invernali alte, risveglio vegetativo anticipato, 5/6 grandinate, attacchi di Oidio e Peronospora. Praticamente, in vendemmia si è raccolto solo il 50% del totale. Nel calice è oro chiaro, vivo, con brevi bollicine da carbonica. Un naso mutevole e pulito, tra picchi minerali di frutta secca gialla, fiori, agrumi, sentori officinali e di macerazione, croccanti idrocarburi ed un bellissimo sottofondo di caffè. Da rimanerci incollati dentro dallo stupore. Il sorso è sapidità ed avvolgenza. La sensazione generale è comunque l'equilibrio. Piacevolissimo, snello, con sbuffi balsamici, ed un finale nettamente minerale e, discretamente lungo. Che vino. Ma non era un'annata difficile?
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1998: gennaio caldo: 20°. Marzo freddo: 2°. Risveglio vegetativo anticipato, giugno piovoso e successive temperature altalenanti. Attacchi di Oidio, Peronospora e Botrytis cinerea. Non proprio comoda neanche questa come vendemmia. Il colore non si scosta di tanto da quello precedente: più acceso, quasi fosse più vivo. Nettamente diversa è invece la consistenza, se prima era snella, in questo caso, si muove compatto, quasi untuoso. Intensità olfattiva da fuoriclasse, anche qui ritroviamo la frutta, gli agrumi ed i fiori, che vengono come "inglobati" da terziarie sensazioni. Note tostate, di frutta secca e schizzi di graffite. In tre parole: ELEGANZA - EQUILIBRIO - INTENSITÀ. Il sorso, svanita la carbonica, è una pura esperienza gustativa, c'è struttura, corrispondenza, mineralità ed equilibrio - fantastico, come pochi - verticale e rotondo allo stesso tempo. A mio parere, ancora nel suo migliore stato evolutivo. Un vino riferimento, un vino indimenticabile.
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*notevolmente differente da quello romagnolo o toscano, che ormai si trova anche qui per la sua produttività e resistenza.
ogni vendemmia, quando lasci vivere la vigna, è complicata. ogni vendemmia.
RispondiEliminaFabio, più o meno sono le stesse parole che ha usato Francesco Valentini.
EliminaCome sempre, grazie del passaggio!
quale sarebbe il valore di mercato del trebbiano 98?
RispondiEliminaBella domanda. A cui, sinceramente non so rispondere.
EliminaSe l'ultima annata in commercio la si trova indicativamente sui 50 € in enoteca, presumo che - riuscendo a trovarne una bottiglia - non possa costare meno di 150/180 €.
Grande descrizione di ogni anno. E 'una informazione utile per un sacco di gente, complimenti.
RispondiEliminaAvere delle conferme da chi il vino lo produce, è sempre molto importante per chi ne scrive.
EliminaGrazie per essere passati da queste parti.
Disponibili diverse annate di Trebbiano del Maestro dal 1983 al 2007. Per info xoanwines@gmail.com
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