giovedì 23 maggio 2013

Da Zampa a Bologna - "naturalmente" vino!

L'insegna

Ultimamente - da oltre un paio d'anni a questa parte - quando esco a Bologna per bere un buon bicchiere di vino in compagnia, l’appuntamento a tutti lo dò da Zampa. Ne sono dipendente: l’atmosfera che si respira è ormai unica nel suo genere, sembra che il tempo qui si sia fermato. L'ambiente è rustico, caldo, in continuo fermento, che trasuda vita vissuta. L’arredamento è composto da fitti tavolini in perenne subbuglio, un lungo e sagomato bancone stile birreria, dove potersi accomodare per una bevuta veloce, e tutto intorno, ripiani stracolmi di bottiglie provenienti da ogni regione italiana (l'estero purtroppo è praticamente assente).

Scaffali e vino












Bellissimo insomma: tu, i tuoi amici, musica, tanta gente e bottiglie in ogni dove. Se poi l’ottanta per cento del vino proposto è “naturale” capirete perché ormai mi considero un "local" in questa enoteca.

Il menù è semplice, senza nessuna pretesa e scritto a mano: taglieri di salumi e formaggi misti, carne salada, crostini vari, fonduta e qualche dolce. Niente più. Niente tovaglie, tantomeno posate o piatti, ed i  prezzi, sono davvero onesti.
La carta dei vini? Ci sei dentro, basta guardarti attorno, sono tutti a tua disposizine, con il prezzo indicato direttamente sullo scaffale. E se vuoi portarti a casa qualche bottiglia, basta guardare il prezzo indicato in caratteri più piccoli: è quello d'asporto, con ricarichi mai esagerati.


Vini del giorno al calice - clicca per ingrandire
L'entrata - clicca per ingrandire


















Dario - persona diretta, dalle spalle larghe e dall'animo Rock - ed i suoi collaboratori, sono pronti a consigliarti qualsiasi bottiglia o bicchiere: perché ogni sera, a rotazione vengono proposte interessanti alternative. Alcuni vini bianchi si trovano in fresco, altrimenti si lavora di abbattitore, secchiello e ghiaccio.

L'ambiente è slow, rilassato, conviviale, ci si trova sempre qualcuno da salutare che, (capita) magari non lo si vede dai tempi della discoteca. Infatti, quello che più apprezzo di questo locale, è il sentirsi un po' nella Bologna di una quindicina d'anni fa. Non ci si trova solo l'enoappassionato incallito, ci sono persone di tutte le età e di tutti i gusti: dai giovani bolognesi, agli universitari alternativi, persino produttori di vino. Addirittura ci sono habitué di una certa età, che quotidianamente si fermano per un bicchiere, due chiacchiere in compagnia ed alcune sigarette. Proprio come una volta, perché - ci penso con un filo di nostalgia tutte le volte che entro - è raro ormai trovare situazioni di questo genere, per chi conosce com'era Bologna.

Beh, poi, ci sono io, a fargli sempre richieste impossibili. Ma questa è un'altra storia.


Retro bancone - clicca per ingrandire




Enoteca Zampa
Di Barbieri Dario
Via Andrea Costa, 127/A
40134 - Bologna
Telefono: 051 432931

giovedì 2 maggio 2013

Vino del Poggio di Cervini Andrea - per la serie "il vino che non ti aspetti"

Produttore: Az. Ag. Cervini  Andrea
Denominazione: Vino da Tavola
Vino: Vino del Poggio
Vitigni: Malvasia di Candia Aromatica  - Marsanne in minima parte
Annata: 2010
Tit. Alcolemico: 13 % vol.
Caratteristiche: lieviti autoctoni, 6 mesi di macerazione sulle bucce, niente solforosa in vinificazione, nessun controllo delle temperature, nessuna filtrazione né stabilizzazione
Prezzo: 13 

Bologna, Gustonudo, tutto ebbe inizio al banco di Giulio Armani. Mi trovavo di fronte ad una bella verticale di Dinavolo, 2008 e 2006 in grande forma e perfetto equilibrio, quando il buon Giulio, al termine della degustazione mi disse: «se vuoi sentire qualcosa di assolutamente nuovo, vai da Andrea, è un amico!» Seguii il consiglio, ed infatti lo stile era il medesimo e l'assaggio fu effettivamente convincente. Così mi portai a casa una bottiglia di Vino del Poggio da assaggiare con calma.

L'occasione è venuta alcune sere fa, durante un incontro clandestino romagnolo, con l'amico Eugenio ed altri compagni di elevata cultura ed esperienza nel campo dell'enomondo. Le bottiglie sul tavolo erano parecchie e la prima ad essere versata fu proprio questa. Poco dopo, in molti esclamarono: «Siamo partiti troppo bene!». Infatti, senza nulla togliere alle altre, è stata l'etichetta che ha stupito e soddisfatto maggiormente.

Insomma, il vino macerato che non ti aspetti, del colore della cipolla, con tanto di velatura che fa molto "natural-macerato". Dal ventaglio olfattivo in continua progressione, nel quale è immediata l'aromaticità del vitigno. Profondo, sfaccettato, pulito, dall'equilibrata volatile che convoglia e rinfresca i profumi, che variano dalla frutta matura gialla e secca, alle erbe officinali, ai capperi, con finale dolce ed agrumato tipico della tipologia. Il sorso è caratterizzato dall'elevata sapidità, dal tannino fittissimo e da una rotonda morbida avvolgenza. Gustoso, equilibrato, piacevole, davvero un gran vino, con zero, zero sbavature.


Tra l'altro, Andrea Cervini produce una Barbera davvero gustosa, anche questa assolutamente da non sottovalutare. Un produttore da seguire con attenzione dunque, perché la strada che sta percorrendo è quella giusta e sono certo che farà sicuramente parlare di sé in futuro. Del resto, Giulio Armani Docet.
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