Credit immagine: www.lagoccia.eu |
La notizia relativa allo scandalo della carne di cavallo spacciata come bovina, in Italia è di pochi giorni fa. Sul portale ilfattoalimentare se n'è parlato qui, ed alcuni giorni dopo, qui ed ancora qui.
Non voglio entrare nel profondo della questione in questa sede - non ne ho le competenze - sicuramente è una vergogna, una truffa, un puro scandalo a livello internazionale. Stiamo parlando, non solo di carne di diversa tipologia, seppur in piccola quantità rispetto a quella legalmente dichiarata in etichetta, ma, ancor più grave è il sospetto che provenga da animali non idonei alla produzione di alimenti e quindi da carni insalubri. Riporto il testo del suddetto articolo:
"l’impiego di carne di cavallo proveniente da animali classificati come non destinati alla produzione di alimenti (non dpa). Il ritrovamento di tracce di fenilbutazone in diverse carcasse di carne, lascia però ipotizzare proprio una vera invasione di campo. Il fenilbutazone è di un farmaco antidolorifico e antinfiammatorio molto utilizzato per i cavalli sportivi e da corsa, la cui carne non deve assolutamente finire nel circuito alimentare."
Certo, su queste argomentazioni non si scherza. È scoppiato il caso, ne è stato scritto su diversi siti e blog, sui vari social network si sono accese discussioni e ne hanno parlato nei telegiornali. Non c'è che dire, un bel polverone. Speriamo che le cose si sistemino, i controlli nella filiera diventino più rigidi (ma soprattutto veri) e chi deve pagare, paghi al più presto.
Così, il pensiero è andato al caro ed amato vino che, oltre alle classificazioni - IGT-P, DOC-P, DOCG-P - non possiede poi molto. Nessuna reale etichetta degli ingredienti e nemmeno la tabella dei valori nutrizionali. Il tutto lo risolvono con la scritta Contiene Solfiti, (che poi vadano da 12 mg/l litro a 200 mg/l, poco importa), la percentuale dell'alcool e poche altre sigle, punto.
Esempio di retroetichetta con ingredienti |
Perché una tale disuguaglianza tra la quasi totalità dei prodotti alimentari ed il vino? Perché nessuno si occupa di regolamentare questa importante questione? Se è vero che anche il vino è un alimento, perché il consumatore non ha il diritto di sapere cosa contiene ciò che compra?
Tuttavia, qualcosa si sta muovendo. In prima linea, Sorgentedelvino ci spiega quali possono essere le differenze e cosa può contenere una bottiglia di vino - oltre alla sola uva - qui. Parla di etichette trasparenti qui e dibatte sulla questione degli ingredienti in etichetta qui.
In più, quasi contemporaneamente allo scandalo della carne di cavallo, il Gambero Rosso ha pubblicato alcuni articoli attaccando la branca dei vini naturali, con l'incredibile risultato che alcune tra le maggiori associazioni di produttori di questa categoria, abbiano fuso le loro voci in una lettera aperta di risposta, che vi consiglio di leggere qui, nella quale si tocca appunto anche l'importante argomento degli ingredienti in etichetta.
Ormai è chiaro, qualcosa si sta muovendo, le parole dei singoli si stanno unendo, prendono spessore e stanno diventando più forti. Portare all'attenzione dei più queste tematiche, è ora fondamentale più che mai. C'è bisogno di comunicazione, in modo da fare arrivare questi contenuti a chi ha il potere decisionale.
Credit immagine: www.sorgentedelvino.it |
In più, quasi contemporaneamente allo scandalo della carne di cavallo, il Gambero Rosso ha pubblicato alcuni articoli attaccando la branca dei vini naturali, con l'incredibile risultato che alcune tra le maggiori associazioni di produttori di questa categoria, abbiano fuso le loro voci in una lettera aperta di risposta, che vi consiglio di leggere qui, nella quale si tocca appunto anche l'importante argomento degli ingredienti in etichetta.
Ormai è chiaro, qualcosa si sta muovendo, le parole dei singoli si stanno unendo, prendono spessore e stanno diventando più forti. Portare all'attenzione dei più queste tematiche, è ora fondamentale più che mai. C'è bisogno di comunicazione, in modo da fare arrivare questi contenuti a chi ha il potere decisionale.
Magari, un giorno sarà tutto più trasparente anche qui. Tutti avremo l'opportunità libera e lecita di sapere, di imparare a leggere i dati, di poterli capire e poter scegliere, comparare liberamente, in modo da poter decidere cosa acquistare. Certo che, con quello che ci è dato sapere oggi, uno scandalo come quello della carne bovina, nel ambito del vino, non accadrà mai.
Quindi: beviamo pure tutti tranquillamente, tanto al massimo,
CONTIENE SOLFITI.
Quindi: beviamo pure tutti tranquillamente, tanto al massimo,
CONTIENE SOLFITI.