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martedì 15 gennaio 2013

Il Vino che non ti aspetti - Anisos 2009 - Eugenio Rosi


Produttore: Eugenio Rosi

Denominazione: Vallagarina I.G.T. Bianco

Vino: Anisos

Vitigno: Nosiola, Pinot Bianco, Chardonnay

Annata: 2009

Tit. Alcolemico: 12,5%

Prezzo: 20 € - comprato in enoteca

Url: www.idolomitici.com

Trentino, più esattamente Calliano, tra Rovereto e Trento. Oltre a questo, l'unica cosa che so del vignaiolo Eugenio Rosi è che appartiene al consorzio I Dolomitici - una garanzia. Per chi non li conoscesse, il consiglio è quello di leggere il loro manifesto qui, in modo da avere un'idea complessiva del gruppo e, come ho fatto io, avere maggiori informazioni su ogni singolo produttore.

Per l'Anisos, la fermentazione avviene - senza il contributo della chimica - con macerazione sulle bucce, ed in parte, dentro botti aperte. Il successivo affinamento avviene in rovere da 500 lt per un anno, al quale segue un identico periodo di bottiglia. Nessuna filtrazione e poca solforosa aggiunta esclusivamente durante l'imbottigliamento.

Il colore ricorda quello della cipolla, compatto e limpido. Il naso è pulito, piacevolmente intenso, con leggere note ossidative. Nessuna stonatura, tutt'altro, questo è un bell'esempio di come può - e deve - essere un vino macerato, sicuramente riconoscibile, ma senza nessuna forzatura. La frutta è disidratata e secca, le erbe sono in infusione. C'è la camomilla, il pompelmo giallo e le spezie, veicolate da acriliche note eteree, ed una decisa grafite finale. Il sorso è inizialmente rotondo e largo, ma scende veloce, per riapparire poi verticalmente salino, donando equilibrio, scatto e freschezza alla beva, che chiude gustosa con sfumature amarognole.

Un vino che si è rivelato una piacevole sorpresa. Un produttore, Eugenio Rosi, che mi incuriosisce ed attrae molto, su cui voglio tornare e, spero di conoscere.


martedì 18 settembre 2012

Mi presento: sono un vino rivedibile e mi chiamo Foradori 2008


  • Produttore: Elisabetta Foradori
  • Vino: Foradori
  • Denominazione: Vigneti delle Dolomiti IGT 
  • Vitigno: Teroldego 100%
  • Annata: 2008
  • Tit. Alcolemico: 13%
  • Prezzo: < 14 € - comprato in cantina
  • Url: www.elisabettaforadori.com

Certo che essere uno dei fratelli del Granato, non è facile. Le persone si aspettano comunque qualcosa da te, anche se sei il più piccolo, anche se effettivamente non vuoi assomigliare a nessuno dei tuoi fratelli e nemmeno esserlo, anzi. In più, ti devi portare come una cicatrice la scritta “sono un vino rivedibile". Ma questo, non è uno sfregio, è una ribellione, un vanto. Ora, non ho trovato indispensabile andare a documentarmi sul motivo di questo declassamento. Colore, profumi, struttura, tipicità? Non possono essere quelle il problema. Secondo il mio parere ci dev'essere qualcosa da rivedere su alcuni parametri del disciplinare, oppure su chi esegue i test. Che l'abbiano trovato "troppo buono?"

Il Foradori proviene da alcune diverse parcelle dei vigneti aziendali. Fermenta in vasche aperte ed in parte in botte. Successivamente matura in barrique ed in botti di varie dimensioni, ed acciaio per 12/15 mesi. Io l'ho trovato tipico e riconoscibile.

Rosso impenetrabile e violaceo nello sfumare. Intenso, piacevole, ha sentori tipici del vitigno. Mirtillo, cannella, muschio, note speziate e balsamiche. Ricordi di pasticceria e tocchi vanigliati. In bocca è vellutato e balsamico, con tannino morbido ed equilibrato. Gustoso e piacevole. Discretamente lungo e sapido nel finale. Bevibilità, fluidità, tipicità ed eleganza.

Dimenticavo: stiamo parlando di Elisabetta Foradori, una delle signore italiane della biodinamica. Nessun tipo di stonatura, nessuna riduzione, né tanto meno difetti, niente.
♥♥

giovedì 23 agosto 2012

Vigneti delle Dolomiti IGT Faye Bianco 1998 - Pojer e Sandri

  • Produttore: Az. Ag. Pojer e Sandri
  • Vino: Faye Bianco
  • Denominazione: Vigneti delle Dolomiti I.G.T.
  • Vitigno: Chardonnay - Pinot Bianco
  • Annata: 1998
  • Tit. Alcolemico 13% vol
  • Prezzo: < 40 € in hotel
Per una lettura più veloce, evitare gli approfondimenti contrassegnati dagli asterischi (seguire i colori).

Alcuni giorni fa, curiosando nelle profondità del telefono, mi sono imbattuto in una vecchia ed ormai dimenticata nota. Leggo: "Faye 98 Pojer e Sandri..." e subito sotto i miei appunti gustativi. Ma si - penso - ora ricordo! L'ho scritta in montagna, quando ero a Plan de Corones a surfare.* Ed è proprio vero, a me capita così: quando leggo un mio scritto, anche se datato, ritorno con la mente a quel momento e le parole mi fanno nuovamente gustare quegli attimi. Non so se mi spiego.

* ... il Faye 98 nel calice è oro vivo, con riflessi intensi. Lo porto al naso timoroso, invece, mi conquista come speravo: intenso di frutta candita come il cedro e l'ananas. Officinale, con note cerate di propoli, di camomilla, di salvia e mallo di noce. Leggeri ricordi di idrocarburi e minerale. Nobile ed autorevole come una dama dell'alta borghesia rinascimentale. In bocca è rotondo, leggermente burroso, balsamico ed "aromatico". Un velluto che carezza il palato. Che buono! Ha sapidità importante che, stemperata dalle morbidezze, lo rende melodia per il gusto. Bevuto in seguito, a temperatura più elevata, gli alcoli e gli zuccheri ne amplificano profumi caldi e polposità. Con l'ultimo bicchiere poi, arriva la commozione.

È la prima volta che assaggio un vino di Mario Pojer e Fiorentino Sandri così invecchiato, ma non avevo dubbi sulla sanità e sulla vita del vino. Anche se era del '98, non certo tra le annate a cinque stelle. Nel sito, sulla scheda del vino, alla voce: durata prevista del vino c'è scritto: 4 - 6 anni. Gli telefonerò dicendo: "Mario; c'è da rivedere il pdf del Faye Bianco. C'è da scrivere 10 - 15 anni!"

Complimenti!

♥♥


*Si perché, almeno una volta l'anno vado a trovare Maurizio e Theodora all'hotel Al Plan. Mi sono affezionato a loro, alle comodità dell'albergo - a due passi dalle piste - per l'ottima cucina e, manco a dirlo, per la bella cantina ricca di tante etichette, tra le quali risaltano quelle d'annata. Andateli a trovare e ditegli che vi mando io e che volete la mia stessa accoglienza. Vi aspetterà una bella sorpresa!


*Era una notte dei primi giorni di gennaio 2012. Fuori, la neve nuova era appena scesa. Eravamo alcuni gradi sotto lo zero ed in lontananza, oltre il paese, le luci dei gatti delle nevi a preparare la montagna per gli avventori del giorno venturo. Il resto era silenzio. All'interno, la rustica sala allestita per la cena, era ghermita di soddisfatti sciatori affamati. Tra i tavoli, si muovevano agili le cameriere tipicamente vestite. Una di esse si dirige verso di noi sorridendo, ci mostra il vino e ce lo serve con perfette movenze della "sommellerie" dicendo: "Faye Bianco 1998 - Pojer e Sandri". E ce lo versa...

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